In 3 sorsi – In Argentina otto quaderni manoscritti dall’autista della famiglia Kirchner, Oscar Centeno, rivelano il più grande scandalo di corruzione della coppia presidenziale, una rete con oltre 200 milioni di dollari di mazzette incassati.
1. CENTENO E IL PIÙ GRANDE SCANDALO DELL’ARGENTINA
È scoppiato il più grande scandalo di corruzione della storia argentina, coperto mediaticamente solo in pochissimi Paesi. Si tratta di ben otto quaderni, video e fatture che sono la prova di una trama di corruzione incalcolabile. La giustizia ha già provveduto all’arresto di 12 altissimi funzionari e imprenditori argentini, tutti dichiaratisi colpevoli. Il 13 agosto Cristina Kirchner ha deposto davanti alla corte e una settimana dopo la giustizia ha richiesto il sequestro e la confisca di tutti i possedimenti e le proprietà della ex Presidenta, che oggi si trova senza beni e con tutti gli averi confiscati.
In questi otto quaderni, tenuti e scritti a mano da Oscar Centeno, autista privato dei Kirchner, veniva descritta la rotta, i nomi e cognomi, e il denaro che ogni giorno, secondo precise coordinate fornitegli dai Kirchner stessi, egli doveva ritirare dalle mani dei più alti imprenditori argentini. Mazzette per i privilegi e gli aiuti di Stato che i Kirchner fornivano a queste imprese.
Fig. 1 – Cristina Kirchner si reca a deporre in tribunale
2. IL CASO CENTENO E LA SFIDA DELLA MAGISTRATURA ALLA POLITICA CORROTTA
Lo scandalo Centeno rappresenta una nuova scommessa per un potere giudiziario che in Argentina non ha mai ottenuto successo contro le alte sfere della politica. Gli analisti internazionali sono oggi concordi sul fatto che i tribunali di Buenos Aires sono sempre stati soggetti a pressioni eccezionali da parte della classe politica e dirigenziale, cosicché i magistrati si vedono sempre più frustrati per l’incapacità di raggiungere accordi di cooperazione. D’altronde, accordi come quelli dell’inchiesta Lava Jato, attraverso i quali in Brasile si ottennero successi incredibili nel caso Petrobras, sono sempre stati terreno minato per i magistrati argentini.
Oscar Centeno è il primo a giovarsi di una nuova legge del 2016, secondo la quale un imputato sospettato di illeciti può godere di corposi sconti di pena se si dichiara colpevole, fornendo tutte le prove e le informazioni necessarie a completare le indagini.
Fig. 2 – Manifestazioni a sostegno di una reale indipendenza della magistratura a Buenos Aires
3. I QUADERNI DI CENTENO VAGLIATI E ANALIZZATI DAL PERIODICO LA NACIÒN
Da quando Cristina Kirchner ha lasciato il potere nel dicembre del 2015, lei e altri funzionari del suo Governo sono stati esposti a una lunga serie di accuse circa illeciti e atti di corruzione perpetrati negli anni ai vertici. Kirchner, però, ha sempre definito queste accuse come una manifestazione di persecuzione politica.
Agli inizi del 2018 un giornalista de La Naciòn ricevette gli otto quaderni di Centeno da uno sconosciuto: dopo alcuni mesi di indagini e analisi da parte della testata giornalistica si decise di comunicare le informazioni e di consegnare il materiale alla giustizia argentina.
L’ex moglie di Centeno, infatti, ha dichiarato che il marito prendesse nota di tutto con il solo fine di possedere una moneta di scambio per ottenere un lavoro una volta che fosse terminato il mandato politico di Cristina Kirchner.
Inoltre, pare che la notizia abbia attirato anche le toghe di altri Paesi, tra cui l’Italia.
La vicenda ha contribuito a rendere incandescente la situazione politica in Argentina, dove la decisione sull’aborto, rimasto illegale, ha preceduto di qualche giorno la drastica svalutazione del 15% del peso, la divisa nazionale. C’è anche chi, in tale contesto di dura crisi sociale ed economica, ha iniziato a chiedere un Governo di unità nazionale. Insomma, tempi difficili a Buenos Aires per tutti, anche per il presidente Macri, che non riesce a venire fuori dalla brutta impasse economica. E tra un anno ci sono le elezioni.
Ivan Memmolo
“Argentina President” by “Argentina President” is licensed under “Argentina President“