sabato, 21 Dicembre 2024

APS | Rivista di politica internazionale

sabato, 21 Dicembre 2024

"L'imparzialità è un sogno, la probità è un dovere"

Associazione di Promozione Sociale | Rivista di politica internazionale

I satelliti italiani per la Difesa

Miscela Strategica – L’Italia si è recentemente ricavata una nicchia d’eccellenza nel campo dei satelliti per la difesa, molto apprezzata, e spesso invidiata, dagli alleati europei e atlantici. Ecco una breve descrizione di questi sistemi spaziali.

 

SATELLITI PER L’OSSERVAZIONE – Nel settore della ricognizione e dell’osservazione della Terra, l’Italia ha acquisito una leadership per quanto concerne i satelliti radar dotati di tecnologia SAR (Synthetic Aperture Radar – Radar ad Apertura Sintetica). Le ristrettezze dei budget spaziali e della Difesa e la conseguente esigenza di ottimizzare i costi portarono l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e il ministero a ideare e commissionare all’industria aerospaziale un sistema satellitare per l’osservazione di tipo “duale”, ossia finalizzato all’utilizzo da parte di utenti sia civili sia militari. Questa costellazione è stata chiamata COSMO-SkyMed (COstellation of small Satellites for Mediterranean basin Observation – Costellazione di piccoli Satelliti per l’Osservazione su base Mediterranea). I quattro satelliti COSMO-SkyMed sono stati sviluppati e costruiti da Thales Alenia Space Italia (precedentemente Alenia Spazio poi Alcatel Alenia Space), joint-venture tra la francese Thales (67% della quota) e Finmeccanica (33%). L’intera costellazione è stata messa in orbita tra il 2007 e il 2010 utilizzando razzi vettori americani Delta II, lanciati dalla base di Vandemberg in California.

Image credits ASI
Parigi vista da COSMO-SkyMed
Image credits ASI

I COSMO-SkyMed, come la maggior parte dei satelliti da osservazione, si trovano in orbita bassa polare. La gestione delle immagini radar, con risoluzione a uso civile di circa un metro e militare inferiore al metro, avviene tramite un doppio canale a seconda delle esigenze. Il sistema ricezione dati militare è gestito direttamente dalla Difesa e ha la prioritĂ , se necessario, nell’acquisizione e l’utilizzo delle immagini COSMO-SkyMed. Il sistema di ricezione civile è gestito dalla societĂ  eGEOS, una joint-venture tra Telespazio e ASI, che si occupa anche della commercializzazione delle immagini.

La costellazione COSMO-SkyMed viene usata per ottenere dati di intelligence e sorveglianza sull’Afghanistan in supporto alle truppe italiane sul terreno. Inoltre è stata utilizzata durante l’operazione aerea a guida NATO “Unified Protector” sulla Libia nel 2011, oltre al costante impiego per la sorveglianza del Mediterraneo e il contrasto a immigrazione clandestina e tratta di esseri umani.

Grazie a COSMO-SkyMed, l’Italia è divenuta un partner molto importante per la Francia nel campo dell’osservazione della Terra. Parigi è infatti leader europeo per quanto concerne i satelliti da ricognizione ottici per usi militari e civili. Attraverso una serie di accordi bilaterali, i due Paesi combinano le loro capacitĂ  satellitari, ottiche e radar, tramite uno scambio di dati tra le costellazioni COSMO-SkyMed e Helios-2. Per di piĂą, Francia e Italia hanno un accordo per un programma congiunto chiamato ORFEO (Optical and Radar Federated Earth Observation – Sistema Federato per l’Osservazione della Terra Ottico e Radar): lo scambio di dati avviene tra COSMO-SkyMed e i due satelliti ottici francesi PlĂ©iades (concepiti anch’essi per uso civile/militare). Infine va ricordato che la costellazione COSMO-SkyMed fa parte del programma dell’Unione Europea per l’osservazione della Terra chiamato Copernicus.

 

SATELLITI PER TELECOMUNICAZIONI – Il primo programma satellitare per la difesa italiana è stato il progetto SICRAL (Sistema Italiano per le Comunicazioni Riservate e ALlarmi), sviluppato grazia a una public-private partnership tra il Ministero della Difesa e Finmeccanica. Il programma è stato ideato per garantire comunicazioni sicure e criptate per le reti della difesa, degli organi di Pubblica Sicurezza e per la Protezione Civile. Inoltre, il sistema SICRAL ha permesso a queste tre reti di divenire interoperabili, migliorando l’efficacia e l’affidabilitĂ  delle comunicazioni. L’Italia ha messo a disposizione questa serie di satelliti anche per le esigenze di difesa e sicurezza in ambito NATO. I satelliti della serie sono stati costruiti da Thales Alenia Space Italia. Le tre bande utilizzate sono la EHF (Extremely High Frequency), la UHF (Ultra High Frequency) e la SHF (Super High Frequency). Tutte le missioni all’estero che vedono coinvolte le Forze Armate italiane sono dotate di terminali per le comunicazioni SICRAL.

Il primo satellite della serie è stato il SICRAL-1, lanciato nel 2001, seguito dal SICRAL-1B, lanciato nel 2009, che lo ha prima affiancato nelle operazioni e poi sostituito. Entrambe le piattaforme sono state posizionate in un’orbita geostazionaria. Il Centro Interforze di Gestione e Controllo di Vigna di Valle (Roma) ha la responsabilitĂ  del sistema SICRAL sia per quanto riguarda la componente spaziale, sia per la ricezione e la gestione dei dati a terra, oltre alla gestione della sicurezza del sistema e l’accesso ai dati solo a utenti autorizzati.

 

COSMO-SkyMed
Image credits ASI

PROGETTI FUTURI – Sull’onda del successo di COSMO-SkyMed, l’ASI e il Ministero della Difesa hanno raggiunto un accordo per lo sviluppo e la costruzione di una seconda generazione della fortunata costellazione.  I due nuovi satelliti, che andranno a sostituire i primi due della generazione, sono stati commissionati a Thales Alenia Space Italia e il lancio inaugurale è previsto per il 2016. COSMO-SkyMed Seconda Generazione avrĂ  piattaforme spaziali con prestazioni aggiornate e migliorate, oltre a usufruire di un ammodernamento e aggiornamento delle infrastrutture a terra per il controllo e la ricezione dei dati. Questa nuova costellazione andrĂ  ad aggiungersi ad altre fornite da Francia, Spagna e Germania per dar vita al progetto MUSIS (MUltinational Space-based Imaging System – Sistema Multinazionale per le Immagini dallo Spazio) sotto l’egida dell’Agenzia Europea per la Difesa (European Defence Agency-EDA).

Rimanendo nel settore dei satelliti per l’osservazione, nei prossimi anni l’Italia si doterĂ  del suo primo satellite ottico di tipo multi spettrale che verrĂ  realizzato in collaborazione con Israele. Il satellite, chiamato OpSat-3000, fa parte di un accordo di forniture militari tra i due Paesi, dove l’Italia fornirĂ  a Israele i nuovi jet per l’addestramento piloti M-346 costruiti da Alenia Aermacchi e in cambio acquisterĂ  OpSat-3000, la cui piattaforma sarĂ  sviluppata e costruita dalla Israel Aerospace Industries, mentre gli strumenti di bordo saranno sviluppati dall’italiana Selex-ES.

Per quanto concerne il campo delle telecomunicazioni per la Difesa, Francia e Italia hanno sottoscritto un accordo per lo sviluppo comune del satellite SICRAL-2 italiano, che ospiterĂ  a bordo uno strumento francese, e che andrĂ  ad aggiungersi al SICRAL-1B giĂ  in orbita. Il lancio è previsto per il 2014. La collaborazione tra i due Stati non finisce qui, poichĂ©, sempre nel 2014, verrĂ  lanciato in orbita il satellite per telecomunicazioni a uso civile/militare ATHENA-FIDUS (Access on THeatres and European Nations for Allied forcesFrance Italian Dual Use Satellite – Accesso a Teatri e Nazioni Europee per forze Alleate – Satellite per Uso Duale Francese Italiano). Questo satellite sarĂ  il primo del suo genere per uso duale e si affiancherĂ  ai satelliti italiani della serie SICRAL e a quelli francesi della serie Syracuse.

 

Emiliano Battisti

 

Panoramica dei principali programmi spaziali militari italiani.
Panoramica dei principali programmi spaziali militari italiani.

Dove si trova

Perchè è importante

Vuoi di piĂą? Iscriviti!

Scopri che cosa puoi avere in piĂą iscrivendoti

Emiliano Battisti
Emiliano Battisti

Consulente per la comunicazione per un’azienda spaziale e Project Officer and Communications per OSDIFE, sono Segretario Generale e Direttore della comunicazione dell’APS Il Caffè Geopolitico e Coordinatore dei desk Nord America e Spazio. Ho pubblicato il libro “Storie Spaziali”.

Ti potrebbe interessare