- Greta Thunberg e i Fridays for future sono i nuovi simboli delle lotte ambientaliste
- La lotta ai cambiamenti climatici resta imponente, ma è cresciuta la consapevolezza della posta in gioco
- L’opposizione a Greta e agguerrita e ricorre spesso a pesanti attacchi personali per evitare le questioni centrali poste dal suo movimento
Oltre le evidenze scientifiche, ormai davvero indiscutibili, registriamo una novità piuttosto importante. Oggi si protesta in maniera diversa, meno ideologizzata e più personale. Ma oggi si usa anche la tecnologia, i social che hanno, come fu già per il fenomeno delle “Primavere arabe” del 2011, un impatto mediatico devastante. Il movimento per combattere il climate change si è fatto strada da solo e nel giro di un anno e mezzo ha assunto rilevanza planetaria. La novità è questa; nonostante detrattori, più o meno interessati, nonostante gli haters di Greta, il movimento cammina da solo forse anche grazie a questi fenomeni. E la sua forza sta proprio nell’essere de-ideologizzato. E’ un coacervo di forze, ma dall’età media davvero molto bassa, che portano avanti una sola vera battaglia, quella che dichiarano. Siamo di fronte ad un unicum dei giorni nostri.
Andrea Martire